La Riforma della formazione iniziale e continua e del reclutamento dei docenti, la cui principale novità è costituita dall’introduzione dei nuovi percorsi formativi abilitanti da 60 CFU/CFA, è entrata in vigore il 30 giugno 2022. Ed ha mandato definitivamente in pensione i precedenti 24 CFU. Istituendo, tuttavia, per chi li avesse già conseguiti, dei percorsi abbreviati da 36 CFU.
Bisogna, inoltre, tenere presente che la Riforma – voluta dall’ex Ministro Bianchi e poi confermata anche dall’attuale Ministro Valditara – prevede una fase transitoria fino al 31 dicembre 2024. Durante la quale sarà possibile utilizzare i 24 CFU, purché conseguiti entro il 31 ottobre 2022.
Ad ogni modo, tali novità si applicano esclusivamente alle procedure di abilitazione e reclutamento degli aspiranti docenti delle scuole Secondarie di primo e secondo grado.
La struttura e l’avvio di tutti i percorsi formativi abilitanti legati alla Riforma Bianchi saranno disciplinati dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2023 (DPCM 60 CFU) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 224 del 25 settembre 2023.
Il nuovo percorso di formazione abilitante per aspiranti docenti è interamente focalizzato sui 60 crediti formativi universitari (o accademici) nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche e linguistiche.
E a partire dal 1° gennaio 2025, una volta esaurita la fase transitoria, i 60 CFU/CFA costituiranno un requisito imprescindibile per partecipare ai nuovi concorsi a cattedra.
Con la Riforma Bianchi a pieno regime, infatti, Il nuovo percorso di reclutamento degli aspiranti docenti sarà il seguente:
Nell’ambito della fase transitoria sono previsti tutta una serie di percorsi abbreviati, tra i quali anche quello da 36 CFU riservato agli aspiranti docenti che hanno conseguito i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022.
In particolare, i 24 CFU costituiranno un requisito di accesso ai concorsi a cattedra, anche senza abilitazione all’insegnamento, fino al 31 dicembre 2024. Ovvero, per tutta la durata del regime transitorio. Dal 1° gennaio 2025, invece, sarà semplicemente possibile chiedere il loro riconoscimento, così come previsto dall’articolo del DPCM 60 CFU.
Ad ogni modo, in caso di vittoria del concorso stesso saranno assunti a tempo determinato e dovranno completare la loro formazione iniziale con percorso formativo da 36 CFU/CFA. Al termine del quale, per ottenere l’abilitazione, dovranno superare una prova scritta e una lezione simulata.
In particolare,il DPCM 60 CFU prevede:
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